venerdì 11 giugno 2010

Il fiume Reno soffocato dai rifiuti- Altre foto e nota sugli scatti

Le foto di questo reportage sono state prese nel Marzo di quest'anno a Bologna, sul fiume Reno, nel tratto compreso fra i ponti ferroviari, con il raddoppio dell'alta velocità, e il ponte della tangenziale J.F. Kennedy.


Queste foto appartengono alle ultime foto scattate con la Nikon D 60 rimaste ancora in mio possesso. Infatti il mese successivo, Aprile 2010, unitamente al furto della mia Nikon mi sono state sottratte oltre un migliaio di fotografie scattate fra la fine di marzo e il giorno 15 aprile. Fra di esse anche parecchie decine, forse un centinaio, di altre immagini del degrado del fiume.
Aggiungo queste informazioni perché per me evidenziano una doppia degradazione: da una parte quella dell'ambiente, dall'altra quello della società e dei rapporti umani.




martedì 8 giugno 2010

Le volpi sono di troppo, non gli umani

E' ovvio, le volpi devono essere sterminate, o quantomeno tenute sotto controllo; gli uomini no, loro hanno tutti i diritti!

Leggo stamattina su "La Repubblica" che a Londra, la città più grande d'Europa (e anche, pare, una delle metropoli più verdi d'Europa) una volpe è penetrata in una casa, dalla porta posteriore lasciata aperta a causa del caldo, ed ha assalito due bimbe di nove mesi nella culla, causando loro gravi ferite.
Secondo una stima a Londra ci sono 20 000 volpi. D'altronde gli umani sono, secondo il censimento del 2001, oltre 7 500 000, e l'impatto sull'ambiente e le esigenze di tale popolazione sono di certo enormemente superiori a quelle delle volpi.
La protezione animali afferma che gli assalti contro esseri umani nei centri abitati sono rarissimi (si citano un paio di precedenti). Ora, dopo "lo spaventoso attacco che ha dilaniato le due gemelle" nei cortili sono comparse le trappole: una volpe è già stata catturata ed uccisa. La polizia raccomanda di chiudere le porte. Altri pensano a ripristinare la caccia alla volpe col metodo "classico" che i conservatori amano tanto (infatti il neo-eletto primo ministro David Cameron si è impegnato ad abolire il bando): con questo sistema si usano i cani per stanare, e anche sbranare le piccole volpi.

Ma proprio a nessuno viene il dubbio che anche le volpi, come gli altri animali, abbiano i loro sacrosanti diritti di natura?




lunedì 7 giugno 2010

Il Reno soffocato dai rifiuti - Note






Le foto del presente reportage sul degrado del fiume Reno (i post dal 1/06/2010 al 7/06/2010, escluso quello del 4/06 2010) risalgono al marzo scorso: precisamente sono state prese principalmente il giorno 2 Marzo 2010



I fiumi trascinano a valle una mole impressionante di rifiuti velenosi; questi appartengono essenzialmente a due categorie, una è quella dei rifiuti liquidi o invisibili, l'altra è quella dei macrorifiuti, oggetti e quindi facilmente visibili.
-a) i rifiuti chimici generalmente liquidi e spesso invisibili sono certamente i più pericolosi e quelli che più facilmente sfuggono alla nostra attenzione. L'unica difesa e l'unico modo di tenere monitorata la situazione sono frequenti analisi chimiche dello stato dell'acqua.
-b) i rifiuti macroscopici comprendono innumerevoli oggetti che l'uomo getta con noncuranza e che finisce per intasare gli alvei dei fiumi o finisce in mare. Di questa categoria i rifiuti più diffusi e generalmente anche i più inquinanti sono gli oggetti in plastica, borsine incluse: trascinati dalla forza dell'acqua si impigliano fra i rami delle rive, finendo sepolti fra la terra e le radici delle piante; una percentuale finisce in mare contribuendo così a trasformare gli oceani in una immensa discarica velenosa che presto non potrà più essere purificata e e resa inoffensiva dal pur grandissimo potere rigenerante della natura.

venerdì 4 giugno 2010

Ecco la grandezza dell'Uomo: Gli Oceani, la Grande Discarica

Gli Oceani ricoprono una superficie immensa, 2/3 del pianeta. Eppure la loro disponibilità non è infinita, stiamo velocemente distruggendo il loro immenso tesoro di biodiversità: il patrimonio ittico con la pesca industriale e metodi assolutamente distruttivi; le barriere coralline con i veleni immessi nell'ambiente e a causa dell'aumento di CO2; altri veleni portano all'eutrofizzazione di immense aree che si trasformano in zone morte.
Il fatto è che consideriamo il mare come un pozzo senza fondo in cui gettare senza alcun ritegno qualsiasi tipo di rifiuti: una conseguenza macroscopicamente evidente e impressionante di questa nostra pratica insensata e insostenibile è la neo formazione in atto di una sorta di nuovo Continente di Plastica.

Pacific Trash Vortex

Lo chiamano Oceanic garbage patch oppure Pacific Trash Vortex, ed è esattamente un vortice di spazzatura nell'Oceano Pacifico. Questo vortice sta gradualmente creando un sesto continente fatto di rifiuti tossici degradati. Questa vergognosa Opera dell'Uomo si trova in mezzo all' oceano più vasto, l'Oceano Pacifico, e si estende grosso modo dalle Hawaii al Giappone, comprendendo un area grande due volte la superficie degli Stati Uniti, che si ingrandisce ogni anno di più. Questa colossale area tossica (che ha un diametro di 2500 km ed è profonda 30 mt.)è come un brodo plastico o una zuppa traslucida sospesa nell’acqua. E' come se fosse un'immensa isola galleggiante nel mezzo dell'Oceano Pacifico, composta da spazzatura anziché rocce. Questa incredibile e poco conosciuta discarica si è realmente formata a partire dagli anni Cinquanta, in seguito all'esistenza di una lenta corrente oceanica che, muovendosi in senso orario a spirale, ha determinato l’accumulo dei materiali abbandonati. A causa di questo vortice l'area si è riempita di plastica al punto da essere considerata una vera e propria isola galleggiante.
All’origine questi rifiuti erano spontaneamente sottoposti a biodegradazione, ma questo lento processo non è in grado di smaltirne la quantità in eccesso. La plastica invece di essere foto-degradata si disintegra in pezzi sempre più piccoli, che mantengono la caratteristica polimerica anche quando raggiungono le dimensioni di una molecola, la cui ulteriore assimilazione risulta molto difficile.
Il galleggiamento di tali particelle, che apparentemente assomigliano a zoo plancton, inganna i molluschi che se ne cibano, e che finiscono nella catena alimentare.

Articolo su "The Indipendent"

Articoli sullo stato di salute del mare:
La vita scompare,
l'oceano diventa un deserto

martedì 1 giugno 2010

Ecco la grandezza dell'Uomo: l'esempio del fiume Reno soffocato dai rifiuti [reportage]






Fotografie scattate a Bologna nel Marzo 2010.

Dopo le piene seguite alle abbondanti precipitazioni nevose ecco che molti fra gli innumerevoli rifiuti trascinati dalla forza dell'acqua rimangono impigliati fra i rami, sulle rive invase; quello che arriverà fino al mare contribuisce a trasformare gli oceani in una immensa discarica velenosa, così come quanto si ferma sulla terra, impigliato fra rami e radici, sepolto dalla sabbia, ingoiato dalla terra: in ogni caso veleno

[continua]